Cosa ci faceva Alberto Sordi a Milano a sedici anni? Cosa disse a Laurel & Hardy l’unica volta che li incontrò? Cosa fece davvero durante la guerra? Perché con Totò girò solo un film? Come doveva morire Nando Moriconi? Perché Fellini tagliò il suo cameo da Roma? Cosa c’era dietro il grido di Nanni Moretti in Ecce bombo? Che personaggio doveva interpretare nel film su Gladio? E, soprattutto, perché è uno dei nostri più grandi autori di cinema?
A queste domande cerca di rispondere il libro Alberto Sordi scritto da Alberto Anile, giornalista, critico e storico di cinema, per la Fondazione Centro Sperimentale e le Edizioni Sabinae, una biografia per tappe che è anche la riconsiderazione di un genio, delle sue bugie e delle sue verità. Un volume in larga parte basato sul Fondo personale dell’attore, ricco di documenti inediti e immagini mai viste, un evento editoriale degno dell’ormai prossimo centenario dalla nascita (15 giugno 2020).