I clowns di Federico Fellini

I Clowns

I Clowns ha la regia di Federico Fellini, anno di pubblicazione 1970, durata 92’

Trama

Il film inizia con un ricordo semi-autobiografico dell’infanzia di Fellini, quando andò per la prima volta al circo. Il regista rimane turbato dallo spettacolo, in particolar modo quando entrano in scena i pagliacci.

Da questa sorta di trauma infantile Fellini realizza un reportage in tutta l’Europa per comprendere e analizzare la figura storica e professionale dei clowns. Visita il circo di Liana Orfei. A Parigi intervista lo storico del circo Tristan Rémy, con cui fa visita ad alcuni vecchi artisti del tendone. Li ascolta, ne registra i ricordi e assiste a vecchie proiezioni. Filma i loro volti stanchi, volti che hanno fatto ridere intere generazioni.

Produzione, distribuzione e restauro

La RAI affida al regista un documentario da trasmettere in prima serata nel periodo natalizio, allo stesso modo di quanto accadde per la realizzazione del suo Block-notes di un regista (1969).

All’opera avrebbe dovuto inizialmente partecipare Charlie Chaplin, ma il progetto non andò in porto per problemi di budget. I Clowns viene girato negli studi di Cinecittà, mentre gli esterni e le interviste a Parigi.

Il film viene presentato il 30 agosto 1970, alla 31a edizione del Festival del Cinema di Venezia e trasmesso il 15 dicembre dello stesso anno su Rai1 in bianco e nero. Due giorni dopo esce nelle sale cinematografiche nella versione a colori. Il critico Giovanni Grazzini apprezzò moltissimo la prima parte della pellicola, rimarcando come «con mirabile purezza d’immagine e inimitabile forza icastica, accomuna nel ricordo la meraviglia per la gente del circo e lo stupore per i personaggi deformi della sua provincia natale.» Philip French del quotidiano inglese The Guardian lodò il docu-film descrivendolo come un racconto «fantasioso sulla storia e la natura di un’arte morente» e anche una anticipazione tematica di Amarcord.

Riconoscimenti

1970: Premio Pasinetti al Festival del Cinema di Venezia (Federico Fellini)
1971: Nastro d’argento per i migliori costumi (Danilo Donati)
1971: David di Donatello speciale per la produzione (Rai Produzione)
1971: National Board of Review per il miglior film straniero (Italia)
Restauro a cura di CSC – Cineteca Nazionale, Cinecittà Luce, Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto Fellini 100.